sabato 26 novembre 2011

"Jade and Silk Forest" (Loana Riboli, 2010): briciole di _Macrogryphosaurus_

Con grande piacere, scopro che l'illustratrice naturalistica Loana Riboli ha ottenuto una menzione d'onore all'IPIC 2011 (International Paleontology Illustration Competition), con l'opera "Jade and Silk Forest" (2010). Alla competizione hanno prese parte più di 32 illustratori, provenienti da 14 nazioni diverse (info).

Loana Riboli,  "Jade and Silk Forest" (2010) / Macrogryphosaurus gondwanicus
Sul finire del novembre 2008, esattamente tre anni fa, il soggetto prendeva forma. Nessuno, a giudicare dalle gallerie online, aveva tentato una ricostruzione in vita di Macrogryphosaurus (Calvo et al 2007), genere nuovo alla scienza. L'opera nasce nel contesto di una mostra, mai concretizzata, connessa a quello che era "Progetto Argendino", di cui ero divenuto membro, come giovane supervisore del gruppo di illustratori. Si trattò, per il sottoscritto, di un periodo particolarmente stimolante, pur considerando la sua spiacevole conclusione.

Proposi a Loana di rappresentare Macrogryphosaurus, un genere ornitopode proveniente dalla Portezuelo Formation, facilmente associabile a quello che doveva essere il protagonista della mostra, l'enigmatico Megaraptor namunhuaiquii. In un primo momento, non fui capace di persuaderla, lo giudicò un soggetto difficile, basato su resti frammentari, "briciole". L'olotipo di Macrogryphosaurus, MUCPv-321, è articolato e relativamente completo, a livello post-craniale, pur non raggiungendo il livello di completezza di altri ornitopodi argentini (Calvo et al 2007). Tuttavia, la mancanza di elementi craniali è sufficiente a scoraggiare la maggior parte degli illustratori, normalmente interessati ai generi meglio conosciuti (oltre a qualche soggetto "senza capo, nè coda", ma di sicura presa emotiva, quale Megaraptor o Argentinosaurus).

Calvo et al 2007

domenica 6 novembre 2011

anno 1800: la strana creatura di Johann Hermann

Johann Hermann, 1800
"Paleoart" è un termine di conio recente (Hallett, 1987), utilizzato per identificare tutte quelle opere, di stampo scientifico-naturalistico, con soggetto le specie fossili. In questo post non discuterò della sua valenza semantica.

Spesso, trattando delle prime ricostruzioni paleontologiche, viene fatto riferimento ai modelli del Crystal Palace, opera di Benjamin Waterhouse Hawkins (sotto la direzione scientifica di Richard Owen); si trattò, di fatto, del primo parco a tema, inaugurato in modo eccezionale, e accolto benevolmente dal grande pubblico.

John Leech , 1855 - Visita al parco antidiluviano per approfondimenti
"L'interesse era tale che il 10 giugno 1854, giorno in cui la regina Vittoria inaugurò l'Esposizione permanente, quarantamila spettatori si accalcarono nel Crystal Palace di Sydenham. Richard Owen arrivò in compagnia del principe consorte, dell'imperatore francese e del re del Portogallo. (...)  Nel decennio che seguì, centinaia di migliaia di visitatori andarono a visitare il "Mausoleo alla memoria di un mondo passato" di Owen. Furono distribuiti numerosi modelli e poster delle specie del Crystal Palace, che ispirarono anche letteratura popolare e disegni." (fonte)

Henry De la Beche - "Duria Antiquior" (1830)

martedì 1 novembre 2011

M'ammalia: gli scenari cenozoici di Jay Matternes

In occasione della terza edizione di "M'ammalia 2011: la Settimana dei Mammiferi", vi propongo una caralleta di illustrazioni di Jay H. Matternes, un vero maestro, particolarmente specializzato nella ricostruzione dei soggetti mammaliani. 

JAY MATTERNES (1933-)

Visita la sua galleria online.

2009 - VEDI VIDEO

 1960-1968 Murales terziari
Smithsonian National Museum of Natural History (VISITA VIRTUALE)

EOCENE MEDIO, 47 maf (Wyoming, N. America)

Uintatherium, Trogosus
fonte